lunedì, ottobre 02, 2006



Ecco la bozza del layout del sito...stiamo arrivando!

giovedì, settembre 07, 2006

Email al comune di milano 07/09/2006

Sono Fabio Frigerio ho 25anni e scrivo da Brescia. Sono un programmatore di siti web nonchè un sostenitore della "filosofia verde".

Ho trovato di notevole interesse l'articolo scritto e riportato nel sito dei verdi all'indirizzo:
http://www.verdi.it/apps/risorse.php?pagina=dossiercantieriutili2

in particolar modo quando parla di "Muoversi meglio in città, senza inquinare".

Nell'articolo viene citato, tra l'altro, l'utilizzo del carpooling e del carsharing.
Documentandomi sulla legge 24 novembre 2000, n. 340 e più approfonditamente sui cosiddetti PUM, ho visto che l'utilizzo del carpooling e del carsharing non solo è consigliato, ma fortemente incentivato. Non trovo però nessun riscontro pratico, ovvero l'organizzazione degli stessi è stata demandata alla regioni e poi alle province, che, a quanto pare, poco hanno fatto. (interessante invece la creazione all'interno di grandi aziende di una figura professionale preposta all'organizzazione interna).

So anche che la città di milano ha intenzione di instaurare un servizio a pagamento per l'accesso in alcune zone della città.

Per farla breve avrei intenzione di organizzare un portale a livello nazionale per coordinare il carpooling. Se debitamente strutturato e spinto a livello promozionale sarebbe un progetto valido e potrebbe avere ottimi risultati.
--------------------
CARPOOLINGITALIA: Il progetto
Realizzazione di un sito internet ad hoc che permetta la comunicazione tra utenti/aziende che intendono offrire/usufruire del servizio di

I servizi saranno suddivisi in 4 categorie

CATEGORIA 1: Singolo trasposta singolo (TRAGITTO LAVORATIVO/GIORNALIERO)
CATEGORIA 2: Singolo trasposta singolo (EVENTO SINGOLO)
CATEGORIA 3: Azienda trasposta singolo (SERVIZIO PER LE AZIENDE)
CATEGORIA 4: Pubblica Amministrazione

Il progetto potrebbe prevedere l'aggiunta di un servizio di Carsharing, in collaborazione con una grande azienda produttrice di automobili (preferibilmente italiana), per la sponsorizzazione e l'eventuale fornitura di mezzi. (o la collaborazione con il già presente servizio "ioguido")

CARPOOLINGITALIA
Sarà quindi un sito web che permetterà tutte le operazioni sopra elencate in maniera facile ed immediata.
----------------------------------

Ora io l'idea in testa ce l'ho ben chiara, mi servirebbe collaborazione. Se qualcuno gentilmente, nel caso trovasse interessante la mia proposta, volesse aiutarmi in qualche modo sarei grato.

A mio parere il futuro è diviso in comunicazione e trasporto (sempre con un occhio all'ambiente).

Fabio Frigerio
adminfrige@tin.it
3357558449
http://carpoolingitalia.blogspot.com/

mercoledì, luglio 19, 2006

Email alla Senatrice Anna Donati del 18/07/2006

Gentilissima Senatrice Anna Donati,

sono Fabio Frigerio ho 25anni e le scrivo da Brescia. Sono un programmatore di siti web nonchè un vivo sostenitore della "filosofia verde".

Ho trovato di notevole interesse l'articolo da lei scritto e riportato nel sito dei verdi all'indirizzo:
http://www.verdi.it/apps/risorse.php?pagina=dossiercantieriutili2

in particolar modo quando parla di "Muoversi meglio in città, senza inquinare".

Lei cita, tra l'altro, l'utilizzo del carpooling e del carsharing.
Documentandomi sulla legge 24 novembre 2000, n. 340 e più approfonditamente sui cosiddetti PUM, ho visto che l'utilizzo del carpooling e del carsharing non solo è consigliato, ma fortemente incentivato. Non trovo però nessun riscontro pratico, ovvero l'organizzazione degli stessi è stata demandata alla regioni e poi alle province, che, a quanto pare, poco hanno fatto. (interessante invece la creazione all'interno di grandi aziende di una figura professionale preposta all'organizzazione interna)

Per farla breve avrei intenzione di organizzare un portale a livello nazionale per coordinare il carpooling. Se debitamente strutturato e spinto a livello promozionale sarebbe un progetto valido e potrebbe avere ottimi risultati.
--------------------
CARPOOLINGITALIA: Il progetto
Realizzazione di un sito internet ad hoc che permetta la comunicazione tra utenti/aziende che intendono offrire/usufruire del servizio di

I servizi saranno suddivisi in 4 categorie

CATEGORIA 1: Singolo trasposta singolo (TRAGITTO LAVORATIVO/GIORNALIERO)
CATEGORIA 2: Singolo trasposta singolo (EVENTO SINGOLO)
CATEGORIA 3: Azienda trasposta singolo (SERVIZIO PER LE AZIENDE)
CATEGORIA 4: Pubblica Amministrazione

Il progetto potrebbe prevedere l'aggiunta di un servizio di Carsharing, in collaborazione con una grande azienda produttrice di automobili (preferibilmente italiana), per la sponsorizzazione e l'eventuale fornitura di mezzi. (o la collaborazione con il già presente servizio "ioguido")

CARPOOLINGITALIA
Sarà quindi un sito web che permetterà tutte le operazioni sopra elencate in maniera facile ed immediata.
----------------------------------

Ora io l'idea in testa ce l'ho ben chiara, mi servirebbe collaborazione. Se lei gentilmente, nel caso trovasse interessante la mia proposta, volesse aiutarmi in qualche modo le sarei grato.

A mio parere il futuro è diviso in comunicazione e trasporto (sempre con un occhio all'ambiente).

Muoversi meglio in Italia Di Anna Donati - Dal sito www.verdi.it

Muoversi meglio in Italia

Di Anna Donati
Responsabile Trasporti e Infrastrutture dei Verdi

Le priorità dei Verdi per una mobilità sostenibile

Il Governo Berlusconi ha deciso di puntare sulle grandi opere per risolvere i problemi di mobilità e per sostenere la crescita economica. A questo ha dedicato ogni energia ed ogni sforzo, approvando in parlamento la legge Obiettivo per semplificare le procedure, escludendo gli Enti locali ed indebolendo la Valutazione di Impatto Ambientale per far partire in fretta i cantieri. Il 21 dicembre 2001 il Cipe ha approvato lo sterminato elenco di opere strategiche, pari a 250 interventi infrastrutturali dal costo stimato di 125 miliardi di euro nel decennio, il cui costo aggiornato è divenuto 265 miliardi di euro, secondo la stima contenuta nello studio Camera-Cresme. Il governo punta a realizzare 2.000 km di nuove autostrade e circa 1.200 km di nuova rete ad Alta velocità, ma le risorse effettivamente disponibili per gli anni 2002-2006 ammontano a 9,5 miliardi di euro, mentre le opere strategiche già approvate al Cipe hanno superato il costo complessivo di circa 73 miliardi di euro.

Basti pensare che a fronte di quasi 73 miliardi di euro di investimenti approvati dal Cipe per le opere della legge Obiettivo, solo il 6% di queste risorse sono state destinate al miglioramento delle infrastrutture urbane e cioè alle reti metropolitane.
I Verdi hanno sempre contestato la politica di “solo infrastrutture” del Ministro Lunardi perché si tratta di un elenco sterminato di opere, fuori da una credibile strategia di politica dei trasporti, che farà aumentare il traffico motorizzato (e quindi la CO2, l’inquinamento atmosferico, il rumore, la congestione, i consumi energetici e di suolo) senza risolvere i problemi di mobilità dei cittadini e delle merci. L’attuale politica dei trasporti del Governo di centrodestra è in contrasto anche con le previsioni del protocollo di Kyoto, finalmente in vigore dal 16 febbraio 2005: basti pensare che il settore dei trasporti in Italia pesa per oltre il 26% nelle emissioni di CO2 ed è in continua crescita.

Ma la politica del Governo Berlusconi per le grandi opere ha anche cancellato il tema delle città e della mobilità urbana dall’agenda politica del Governo, a cui non sono state dedicate risorse, energie e progetti, lasciando le Amministrazioni locali completamente sole a fronteggiare l’inquinamento dell’aria e nonostante sia una emergenza annunciata. Basta leggere i dati dello studio MISA-2, elaborato dalle Università di Firenze, Padova e Torino, che ha correlato l’inquinamento atmosferico con dati reali sulla salute e la mortalità in 15 città italiane, arrivando a dimostrare che di inquinamento dell’aria ci si ammala e si muore: le stime parlano di almeno 4800 morti in più ogni anno.

Del resto in questi anni nessun intervento strutturale a sostegno delle città è stato proposto dal Governo ed approvato in parlamento: eliminate le domeniche ecologiche, niente accelerazione degli investimenti della Legge 211/92 per le reti tranviarie e metropolitane, nessun rifinanziamento del decreto Ronchi per la mobilità sostenibile, solo 2 milioni di euro di risorse in più per la mobilità ciclistica (ottenute da un emendamento dei Verdi). A questi vanno aggiunti 150 milioni di euro per motorini puliti, dati come incentivo, senza chiedere in cambio nemmeno la rottamazione di quelli vecchi ed inquinanti.

Ed è solo sull'onda dell'emergenza annunciata dei nuovi limiti per le polveri sottili PM10, scattata dal 1 gennaio 2005 e che a partire da metà febbraio scorso ha costretto i Sindaci a limitare il traffico motorizzato privato nelle principali città per settimane consecutive, che è stato approvato un decreto che stanzia 140 milioni di euro all'anno (a partire dal 2006) per emergenze ambientali e nuovi autobus.

Risorse ritenute da Sindaci ed Anci del tutto insufficienti per fronteggiare con serietà e strategia nel prossimo decennio l'emergenza antismog. Visto che dal 2010 la direttiva sulla qualità dell'aria prevede che le città possono superare solo per 7 giorni all'anno i limiti per le polveri sottili, invece dei 35 giorni di superamento odierni.

Da una stima che abbiamo elaborato sulla base delle leggi finanziarie 2002-2005, di tutti gli investimenti destinati alla mobilità urbana (e non sempre pienamente sostenibile) inclusi anche gli interventi sui nodi ferroviari, emerge come ogni anno siano stati destinati in media 1,3 miliardi di euro per interventi utili al riequilibrio modale e per offrire ai cittadini servizi di trasporto collettivo migliori.
Se confrontiamo questi 1,3 mld di euro con i 28 miliardi di euro che l'OMS indica come il risparmio che si potrebbe ottenere ogni anno in Italia, se riducessimo le morti e malattie correlate all'inquinamento atmosferico, è evidente la sproporzione nonché la grave miopia politica.
Inquinamento, traffico, perdita di salute e benessere costano anche enormi risorse collettive: per questo investire risorse pubbliche verso la mobilità sostenibile è anche un modo per risparmiare debito futuro, oltre che per stare meglio.

Per questo secondo i Verdi servono per i prossimi 10 anni un piano di incentivi, regole ed investimenti per la mobilità sostenibile per un costo complessivo di 109 miliardi di euro: circa 10 mld ogni anno per dare una svolta credibile al sistema dei trasporti (vedi tabella allegata).

Le 4 priorità dei Verdi per la mobilità sostenibile sono:

- muoversi meglio in città senza inquinare
- via libera alle autostrade del mare
- la sicurezza stradale
- infrastrutture utili per il riequilibrio modale


Muoversi meglio in città, senza inquinare

Le città sono al centro delle politiche dei Verdi e partono dal rilancio del trasporto pubblico locale (innovazione di servizio e di prodotti agli utenti), alla promozione delle alternative praticabili come la bicicletta, il car pooling, il car sharing, il taxibus, il mobility manager, trasporto scolastico, estensione di aree pedonali e zone a traffico limitato. Allo stesso modo si punta sui sistemi di regolazione e controllo telematico del traffico, alla riorganizzazione del trasporto merci in città, alla realizzazione di sistemi di pagamento della sosta su strada, di parcheggi per residenti e di interscambio, alla accelerazione e rifinanziamento delle reti tranviarie e metropolitane.
Per dare una adeguata risposta alle esigenze dei pendolari, che hanno visto in questi anni un evidente peggioramento del servizio, i Verdi propongono di dare la priorità agli investimenti ferroviari per il trasporto regionale e metropolitano. E di finanziare da subito, l'acquisto di nuovi treni per il trasporto dei pendolari, in modo da migliorare concretamente il servizio offerto ai cittadini sia in termini di qualità che di aumento della frequenza, anche utilizzando le tracce liberate dall'entrata in servizio della nuova rete veloce.
E per offrire una credibile alternativa all'automobile serve integrare le diverse modalità di trasporto in modo efficiente (auto più treno - bici più treno, bici più bus) mediante nodi di interscambio che garantiscano la massima accessibilità, con parcheggi, orari e tariffe integrate.

In questa logica di sostegno a comportamenti virtuosi i Verdi propongono la defiscalizzazione degli abbonamenti al trasporto pubblico (treni locali, bus, tram e metro) per premiare i cittadini che usano sistematicamente il trasporto collettivo, e l'istituzione del Ticket Trasporto, che potrebbe essere acquistato in modo agevolato dalle imprese e destinato ai lavoratori e collaboratori che utilizzano sistemi di trasporto collettivo ed a basso impatto ambientale.

Queste misure e queste soluzioni andranno combinate ad una rigorosa applicazione delle nuove direttive in materia di qualità dell'aria, con misure anche d'emergenza per rispettare i limiti più restrittivi a tutela della salute e dell'ambiente.
I Verdi propongono di finanziare questi interventi a favore della mobilità sostenibile, mediante il prelievo stabile di tre centesimi di euro dalla accisa sulla benzina e sul gasolio (proposta sostenuta anche da Anci e Asstra) che darebbe un gettito di 650 milioni di Euro l’anno. Per dare effettivamente una svolta alle politiche delle Amministrazioni locali contro il traffico crescente, questo Fondo per la mobilità sostenibile dovrebbe avere la durata di almeno 10 anni.

Sul piano delle regole occorre che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti predisponga il regolamento per i Piani Urbani della Mobilità (PUM) già previsto dal 2001, per assicurare alle Amministrazioni Locali la predisposizione di strumenti di intervento e pianificazione di area vasta e sovracomunale.
Allo stesso modo le città debbono affrontare in modo contestuale le scelte in materia di traffico ed in materia di pianificazione urbanistica, con l’obiettivo di risparmiare territorio e frenare la crescita del traffico motorizzato, ed alimentando l’uso del trasporto collettivo.

Via libera alle autostrade del mare ed al cabotaggio

Il pieno sostegno alla realizzazione delle autostrade del mare costituisce una proposta concreta ed immediatamente realizzabile che i Verdi avanzano per trasferire quote significative di traffico dalla strada al trasporto via mare. Le misure (ammesse anche in sede europea) sono la detassazione della attività delle imprese armatoriali (negate recentemente dal governo Berlusconi) e gli incentivi per l’intermodalità che devono essere rifinanziati. Infine, utili sono gli aiuti all’ammodernamento del naviglio con mezzi più veloci e sicuri, con il doppio scafo per evitare possibili inquinamenti del mare e la dismissione delle carrette del mare, di cui il provvedimento proposto dai Verdi e recentemente approvato dal parlamento costituisce un primo passo utile. Anche nell’area dello Stretto di Messina, deve essere riorganizzato e potenziato il traghettamento per offrire un servizio più confortevole e veloce per il trasporto dei cittadini e delle merci, in particolare di quello ferroviario. E’ stato stimato che con 1 miliardo di euro, da investire nel miglioramento degli approdi, accessi a terra e ammodernamento delle navi per il traghettamento, si offrirebbe lo stesso servizio di mobilità ed accessibilità che garantisce il Ponte stabile, che costa invece almeno cinque volte di più.
Infine, per rendere efficiente e competitivo il trasporto via mare, servono interventi di adeguamento dei porti e per una migliore integrazione con le infrastrutture stradali e ferroviarie di accesso, favorendo così la logistica integrata per il trasporto delle merci.


Sicurezza stradale e qualità urbana

Altro tema che per i Verdi deve avere la priorità per contrastare morti e feriti sulle nostre strade e per migliorare accessibilità e sicurezza per muoversi in città. Ed anche per rispettare gli impegni assunti in sede europea, che ha fissato al 2010 la riduzione del 50% della mortalità sulle nostre strade.
Gli incidenti stradali determinano un costo in termini di vite umane e di dolore inaccettabile, ed anche da un punto di vista strettamente economico, è stato calcolato che l'incidentalità determina un costo sociale annuo stimato in circa 21 miliardi di euro. Questi costi umani e sociali secondo i Verdi, impongono una pratica della sicurezza stradale, efficace e rigorosa, in grado di contrastare i principali fattori dell'incidentalità.
Serve accelerare gli interventi di moderazione del traffico in città (marciapiedi, attraversamenti, dissuasori, semafori sonori, spazi di sosta). Interventi di adeguamento sulle strade esistenti per eliminare i punti neri e gli incroci pericolosi con l’accelerazione degli interventi del Piano Nazionale della sicurezza stradale, con una programmazione dei veicoli autorizzati a circolare. Introdurre limitatori tecnologici di velocità sui veicoli, eliminare definitivamente il limite dei 150 km/h sulle autostrade, previsto dal nuovo Codice della Strada, ed introdurre sistemi telematici di controllo della sosta, degli accessi, dell’uso delle corsie riservate, del rispetto dei limiti di velocità.
Indispensabile anche l'adeguamento delle infrastrutture viarie esistenti riqualificando la rete in chiave di sicurezza, sia in termini strutturali che in termini di regole d'uso degli spazi fisici dell'infrastruttura, e la formazione degli utenti e dei tecnici alla sicurezza stradale.
In particolare, in ambito urbano, deve passare il principio che chi compra un automobile non acquista gratis anche 8 metri di suolo pubblico, perché questo spazio deve essere restituito prevalentemente ad usi collettivi per favorire l’accessibilità di tutti, a partire dalle bambine e dai bambini, che ormai vivono la strada solo come un “pericolo”. Risulta evidente che gli interventi di moderazione del traffico, le piste ciclabili, i percorsi protetti per i bambini per andare a scuola, l’estensione delle aree pedonali, lo spazio per il parcheggi di bici e moto, richiedono l’uso del suolo pubblico oggi prevalentemente occupato dalla sosta delle automobili.
Per una maggiore sicurezza sulle strade ed autostrade è indispensabile anche un effettivo controllo dei camion (in particolare sul peso, tempi di percorrenza e di guida, merci trasportate, emissioni inquinanti, catene). A tal fine, vanno intensificati i controlli della Polizia stradale nelle poche aree di regolazione e controllo attualmente esistenti e vanno predisposte nuove aree, ben attrezzate con bilancia, opacimetro, e sistemi tecnologici innovativi di controllo.

Accelerare le opere strategiche utili e sostenibili

Si tratta di realizzare celermente tutte quelle infrastrutture per il trasporto utili a riequilibrare l’uso di sistemi a minore impatto ambientale: metropolitane, tramvie, investimenti ferroviari con priorità per il trasporto passeggeri nei nodi metropolitani, per aumentare la capacità di trasportare merci e per migliorare il servizio ai cittadini. Anche l’adeguamento dell’accessibilità ai porti mediante ferrovie, strade ed autostrade sono utili per il sostegno al cabotaggio.
L’adeguamento delle strade statali esistenti deve essere la soluzione per decongestionare le aree urbane dal traffico e per aumentare la sicurezza, per migliorare e snellire il traffico che già c’è sulle nostre strade, senza realizzare nuove autostrade, che attirano nuovi flussi di traffico di transito.
L'adeguamento delle strade esistenti è quindi la soluzione che i Verdi propongono in alternativa al rilancio di nuove autostrade come la Brebemi, la Pedemontana Lombarda, il Tibre, la Mantova-Cremona, l’autostrada della Valtrompia, la Livorno-Civitavecchia, la Fiumicino-Formia, l'autostrada Valdastico, il passante Nord a Bologna.
In alternativa alla nuova E55 Ravenna-Venezia si dovrebbe puntare sul cabotaggio, mentre i Verdi ritengono devastanti per l'ambiente progetti come il terzo traforo del Gran Sasso, il raddoppio del tunnel del Monte Bianco, compreso l’inutile ed impattante progetto di Ponte sullo Stretto di Messina.

I Verdi ritengono devastante l'inutile ed impattante progetto di Ponte sullo Stretto di Messina, contro il quale sono impegnati per impedirne l'affidamento e la realizzazione. Un progetto non solo devastante sul piano ambientale, ma anche inutile per la soluzione dei problemi di mobilità del Mezzogiorno, tra Sicilia e Calabria, che infliggerebbe un colpo definitivo allo sviluppo del cabotaggio tra Nord e Sud del Paese nonché per i traffici internazionali via mare che, per la posizione geografica della nostra Penisola, costituiscono una grande opportunità di futuro.
Quello che serve è un progetto immediato di velocizzazione ed adeguamento del tratto tra Salerno e Reggio Calabria, nonché il raddoppio della tratta Messina- Palermo, anziché sprecare risorse pubbliche nel progetto di Ponte sullo Stretto di Messina.

Anche nel campo degli investimenti ferroviari riteniamo che dopo aver deciso la realizzazione dell'Alta velocità tra Torino-Milano-Napoli (in cantiere) sia preferibile investire in potenziamenti e velocizzazioni della rete esistente, invece di dare la priorità a nuove tratte ad Alta velocità come la Milano-Genova, la Torino-Lione e la Salerno-Reggio Calabria.
Tra i valichi ferroviari quello che ha più urgente bisogno di adeguamento è il valico del Gottardo che, in corrispondenza della realizzazione in stato avanzato, del nuovo tunnel transalpino realizzato dalla Svizzera richiede la risistemazione delle linee d'accesso in territorio italiano e la realizzazione della gronda merci a nord di Milano, per destinare il nodo ferroviario al trasporto passeggeri e pendolari.
Anche il progettato nuovo tunnel ferroviario del Brennero, secondo i Verdi, è giustificabile se prima si potenziano i tratti ferroviari di accesso Verona-Fortezza e se si adottano misure concrete di regolazione del traffico pesante su strada, come il contingentamento dei Tir adottato dalla Svizzera.

Presentato alla Conferenza programmatica dei Verdi
Roma, sabato 18 e domenica 19 Febbraio 2006

CARPOOLINGITALIA.IT

CARPOOLING: Cos’è?

Car Pooling è la condivisione di un mezzo di trasporto privato da parte di più persone che percorrono lo stesso tragitto.
Permette, per esempio, a lavoratori di aziende situate nella medesima zona, che compiono quotidianamente lo stesso itinerario, di utilizzare una sola autovettura con più persone a bordo.

L'obiettivo del Car Pooling è diminuire il numero delle vetture circolanti e di conseguenza ottenere vantaggi ambientali notevoli, oltre che un sensibile taglio dei costi che vengono ripartiti fra i partecipanti all'iniziativa.

Una formula che dà un contributo concreto al miglioramento della qualità dell'aria che respiriamo.


CARPOOLING: Quadro Normativo Italiano

Il car pooling non solo è consentito, ma è indicato nella legge dello stato: il D.M. 27/3/98 sulla mobilità sostenibile individua come attività da promuovere l'uso collettivo ottimale delle autovetture (car pooling).
La legge 24 novembre 2000, n. 340 “Disposizioni per la delegificazione di norme e per la semplificazione di procedimenti amministrativi – Legge di semplificazione 1999” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 275 del 24 novembre 2000 all’art. 22 ha istituito i cosiddetti PUM – Piani Urbani per la Mobilità – con compiti di progettazione di sistemi per la mobilità urbana al fine di ridurre l’uso individuale dell’auto. Non solo ma si è anche previsto l’istituzione di un apposito fondo dello stato di previsione a cura del Ministero dei Trasporti e della Navigazione.


CARPOOLING: I Vantaggi

Quali sono i vantaggi per un’amministrazione comunale che promuove il car pooling?

1. riduzione dell’inquinamento atmosferico
2. riduzione della congestione stradale
3. benefici in termini di sicurezza
4. riduzione dei tempi di trasporto
5. migliore efficienza del trasporto pubblico (più corse con lo stesso n. di bus)

Quali sono i vantaggi del car pooling per un’azienda o per un ente?

1. offrire un servizio utile ai propri dipendenti che garantisca anche la regolarità nell’arrivo
2. riduzione dei piazzali di sosta dedicati ai parcheggi per i dipendenti e possibilità di riutilizzo per altre funzioni aziendali
3. rafforzamento dell’immagine aziendale

Quali sono i vantaggi del singolo utente/car pooler?

1. minori costi di trasporto e diminuzione del rischio di incidenti
2. minor stress psicofisico da traffico
3. contribuire per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo
4. socializzazione tra colleghi o nuovi compagni di viaggio
5. possibilità di usufruire di agevolazioni e premi




CARPOOLINGITALIA: Il progetto

Realizzazione di un sito internet ad hoc che permetta la comunicazione tra utenti/aziende che intendono offrire/usufruire del servizio di Carpooling.


I servizio saranno suddivisi in 4 categorie

CATEGORIA 1: Singolo trasposta singolo (TRAGITTO LAVORATIVO/GIORNALIERO)
CATEGORIA 2: Singolo trasposta singolo (EVENTO SINGOLO)
CATEGORIA 3: Azienda trasposta singolo (SERVIZIO PER LE AZIENDE)
CATEGORIA 4: Pubblica Amministrazione


Il progetto prevede l’aggiunta di un servizio di Carsharing, in collaborazione con una grande azienda produttrice di automobili (preferibilmente italiana), per la sponsorizzazione e l’eventuale fornitura di mezzi. (o la collaborazione con il già presente servizio “ioguido”)

CARPOOLINGITALIA
Sarà quindi un sito web che permetterà tutte le operazioni sopra elencate in maniera facile ed immediata.